22 febbraio 2010

LA DEMOCRAZIA NON E' ACQUA

Mi stupiscono enormemente le dichiarazioni di Fernando Pignataro a proposito della scelta della segreteria nazionale di ridare la parola agli iscritti per dirimere un contenzioso che rischia di contaminare in modo negativo e irrimediabilmente un partito che è in fase costituente e che quindi dovrebbe essere il più inclusivo possibile.

Ridare la parola agli iscritti significa che quanto deciso nell’assemblea regionale del 16 febbraio, è nullo proprio perché sono state fatte delle evidenti violazioni al regolamento.

Non crede forse Pignataro che sia il massimo dell’antidemocrazia assumere delle decisioni da parte solo di un gruppo di persone, dopo la fine della riunione e addirittura dopo che il rappresentante della segreteria nazionale di SEL ha abbandonato la sala per l’inagibilità della discussione?

Assurda poi l’affermazione sulla titolarità del diritto di voto da parte dei delegati!

E’ più titolare il delegato che l’iscritto? Siamo alla follia!

I delegati sono stati votati dagli iscritti ed è a loro che devono rendere conto.

In politica e soprattutto in un modo nuovo che si dice di voler far politica, contano gli iscritti che sono la base del partito: questo è semplicemente l’ABC della democrazia. Come si fa a negarlo?

La verità è che il dibattito avvenuto nell’assemblea regionale aveva fatto registrare un maggior numero di consensi degli iscritti presenti verso la proposta del compagno Ferrara di presentare per la competizione elettorale in Calabria un candidato alternativo a Loiero al fine di dare forte discontinuità alla gestione disastrosa dell’attuale governo e porsi come un soggetto politico, autonomo, portatore di idee e programmi realmente di sinistra.

Questa soluzione ad alcuni non è piaciuta e gli stessi hanno poi preferito far saltare l’assemblea.

Oggi la decisione di ridare la parola agli iscritti, ci trova pienamente d’accordo perché questi solo hanno l’unica titolarità delle scelte.

E comunque, al di là di tutto, le furbizie e i tatticismi per sostenere a tutti i costi Loiero non ci interessano.

Questi tipi di comportamenti sono purtroppo a noi ben noti perchè sono gli stessi che vennero utilizzati in occasione della nomina dei delegati per l’assemblea nazionale che si tenne a dicembre, gli stessi utilizzati per le scelte elettorali nel comune di Acri e per l’organizzazione di iniziative pubbliche decise in modo unilaterale e senza alcun confronto con la base; sono tutte violazioni democratiche e soprattutto sono lontane dal modo nuovo di far politica che vogliamo costruire.

Quindi, se vogliamo davvero guardare al futuro della Calabria e costruire una nuova politica, noi ci siamo, altrimenti non siamo interessati ad altro.

Elena Hoo

Cosenza, 20 febbraio 2010 Sinistra Ecologia e Libertà

Cosenza